Individuato dalla Polizia e sottoposto a fermo cittadino marocchino stakanovista del crimine: 3 rapine e 3 furti in 4 ore
Roma – E.M. cittadino marocchino 31enne, è lo stakanovista del crimine che in poco meno di 4 ore, nella zona compresa tra la Stazione Termini e Piazza Vittorio Emanuele ha messo a segno 3 rapine e 3 furti.
E.M., è stato individuato dagli agenti del commissariato Viminale, diretto dal dr. Gaetano Todaro, e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per i reati di rapina e furto.
I poliziotti sono riusciti ad identificarlo grazie alle testimonianze ed alle dettagliate descrizioni indicate nelle denunce tempestivamente effettuate dalle vittime negli uffici di polizia della zona.
La prima rapina, è avvenuta in uno stabile poco prima delle 17 quando una donna è stata avvicinata all’interno del portone e, sotto la minaccia di un grosso coltello, le sono stati asportati un telefono cellulare ed alcuni oggetti in oro.
Stessa sorte è capitata ad un’altra donna che circa un’ora dopo e con le stesse modalità, è stata rapinata del suo telefono cellulare.
Sono trascorsi circa 20 minuti dal secondo episodio, ed una terza vittima cade nella rete del rapinatore che, sempre sotto la minaccia del coltello, mette a segno il terzo colpo assicurandosi un altro cellulare.
Ma il giovane rapinatore non si ferma e, dopo essersi “ritemprato” per circa due ore, si rimette all’opera, cambiando però “lavoro” e dandosi ai furti. Questa volta le vittime sono un tassista a cui viene rubato il telefono cellulare a bordo del suo taxi, e due operatori televisivi a cui il cittadino marocchino, all’interno di un albergo, sottrae la telecamera professionale, il portafogli, un giubbotto ed altri effetti personali .
Il terzo, un cittadino bulgaro viene invece avvicinato nei pressi della fermata di un autobus e, con un gesto fulmineo, viene derubato di un lettore musicale mp3.
Ma l’allarme era stato dato ed i poliziotti, dopo aver setacciato il quartiere, riescono ad individuarlo e bloccarlo nei pressi di Via Principe Amedeo nonostante il malvivente avesse estratto il grosso coltello e minacciato gli agenti per guadagnarsi la fuga.
Nella grossa borsa che portava con se, i poliziotti hanno recuperato tutta la refurtiva che è stata poi restituita ai legittimi proprietari, circa 600 euro in contanti nonché altra merce della quale non ha saputo giustificare la provenienza.