Dopo aver trascorso il pomeriggio a chiacchierare e fattasi sera, la padrona di casa gentilmente invitava l’ospite ad andarsene in quanto era stanca e voleva andare a riposare.
P.R.M.M. allora, dopo aver tergiversato, improvvisamente prendeva una bottiglia di vetro che era sul tavolo e la scagliava contro la padrona di casa, colpendola alla nuca. La donna, temendo per la sua incolumità, seppur ferita, pregandola di non farle altro male, prendeva 100 euro e le consegnava alla giovane che, impossessatasi del danaro, scappava.
La vittima, prima di perdere i sensi, riusciva a chiamare il “113” dando l’allarme.
La Sala Operativa della Questura, allertando il “118”, inviava due volanti sul posto. Gli agenti riuscivano a farsi spiegare dalla malcapitata quanto era avvenuto e chi era l’autrice del reato e subito dopo, a mezzo ambulanza, facevano trasportare la donna ferita in ospedale.
I poliziotti si recavano a casa di P.R.M.M. senza trovarla, per cui si ponevano in attesa.
Poco dopo, la 28enne, saputo che era ricercata, rientrava a casa e, asserendo di aver compiuto l’azione criminosa in un momento di disperazione dettato dalla disastrosa condizione economica che attraversava, consegnava i soldi rapinati.
Mentre la vittima in ospedale veniva dichiarata fuori pericolo ma trattenuta, per sicurezza, in osservazione, P.R.M.M. veniva accompagnata negli uffici del Commissariato di Fidene Serpentara, diretto dal Dott. Francesco Bova, ove al termine degli accertamenti, veniva arrestata per “rapina aggravata” e posta a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.