Keniota si spaccia per funzionario della Fao e promette lavoro

Era un noto truffatore

Roma, 8 Dicembre – Sembra impossibile ma con la crisi, è ancora funzionante la truffa della possibilità di essere assunti pagando.

Così, un 47enne, dai modi distinti e  ben vestito, qualificandosi quale diplomatico keniota  responsabile del personale della Fao a Roma, aveva conquistato la fiducia di una sua connazionale alla quale, in virtù della sua asserita carica, aveva promesso l’assunzione alla Fao.

Per poter accedere alla struttura, era però necessario stipulare un’assicurazione obbligatoria a favore della Fao, dal misero costo di 800 euro.

La giovane, ammaliata dall’allettante proposta fattale dal “diplomatico”, ha prospettato  l’assunzione anche ad una sua cara amica, telefonando all’uomo per dichiararsi pronte a fare il versamento assicurativo mentre da parte sua, il “diplomatico” avrebbe fatto firmare subito il contratto di assunzione e consegnato i due pass per accedere immediatamente sul nuovo posto di lavoro.

Le due amiche però, sono poi state colte da un dubbio circa le modalità di assunzione ed accesso alla Fao così, effettuata una rapida ricerca su internet, leggevano di truffe consumate con la stessa modalità. Su un network, poi, vi era una pagina creata dai truffati, riportante addirittura il numero di telefono  con il quale avevano contattato il truffatore.

Un rapido sguardo per accertare che il numero di cellulare fornito dal “diplomatico” era lo stesso!

Le due giovani, avuta la certezza che erano vittime di una truffa, si sono rivolte al Commissariato di Polizia Celio, diretto dalla dott.ssa Tiziana Lorenzo. Gli investigatori  hanno suggerito alle ragazze di presentarsi all’appuntamento, munite di una microtrasmittente, con gli agenti appostati a vista a loro protezione e in condizioni di poter ascoltare la conversazione, fotocopiando preventivamente il danaro che avrebbero dovuto consegnare.

Le ragazze si sono così incontrate in viale Aventino con il truffatore il quale, insospettitosi,  si è dato alla fuga verso la Stazione Ostiense rincorso dagli agenti che lo tenevano sotto osservazione e che lo bloccavano subito dopo.

Addosso all’uomo, sono stati rinvenuti i due ‘pass’ intestati alle ragazze.

Condotto in Commissariato, sono scattate le ulteriori indagini da cui emergeva che il  keniota, con numerosissimi precedenti penali della stessa natura,  non ha mai fatto parte a nessun titolo di alcuna organizzazione internazionale e che i pass rinvenuti in suo possesso erano assolutamente falsi.

Al termine, l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di “tentata truffa”.

Exit mobile version