La Polizia di Stato arresta un giudice della Commissione Tributaria

Arresto PoliziaRoma, 21 novembre – Un giudice della Commissione Tributaria Provinciale aveva chiesto più volte un incontro… …con un ricorrente per avere maggiori chiarimenti sulla pratica in trattazione e ormai prossima all’udienza. Il padre del ricorrente, un avvocato, insospettito per l’eccessivo interesse dimostrato dal giudice per il ricorso, si  presentava all’incontro  con il magistrato, oltre che con il figlio ricorrente, munito di un microregistratore. Senza tergiversare, il giudice andava direttamente al “sodo” e, senza mezzi termini, chiedeva 6.000 euro in contanti per chiudere positivamente la pratica, della quale non aveva assolutamente parlato. Dopo aver preso accordi per la consegna del danaro, i due si allontanavano e, muniti della registrazione, si recavano al Commissariato di Polizia di Salario-Parioli dove formalizzavano la denuncia. Con la Polizia si accordavano per contrassegnare il danaro così che, oggi, recatisi all’appuntamento e dopo che il giudice era entrato in possesso del contante, gli investigatori del Commissariato intervenivano bloccando il giudice. L’immediato controllo permetteva di rinvenire e sequestrare la somma consegnata dall’avvocato al giudice che veniva tratto in arresto per rispondere del reato di “concussione”.

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