Messina, ucciso per aver fatto rallentare una macchina

L’omicida, braccato, si costituisce

Messina 14 luglio – Erano le 18 circa di ieri quando, in viale San Martino, nella zona di Provinciale, Salvatore La Fauci, muratore 55enne, ha attraversato la strada, costringendo il 20enne  Roberto Mangano, conducente di un’autovettura che sopraggiungeva,  a rallentare.

Urtato da ciò, Mangano è sceso dall’auto  chiedendogli conto e ragione del suo comportamento. Ne nasceva una discussione banale ma Mangano, incensurato, non ha potuto sopportare “l’offesa”. Estratto di tasca un coltellino, ha sferrato un fendente al torace dell’avversario che cadeva a terra gravemente ferito.

Soddisfatto dell’onta “lavata”, si recava al vicino bar e, in bagno, si lavava le mani, fuggendo e disfacendosi dell’arma del delitto mentre numerose persone presenti chiamavano il 118 ed il 113 per soccorrere la vittima che, trasportata all’ospedale Policlinico di Messina,  per la gravità della ferita, moriva subito dopo.

I poliziotti, sulla base delle testimonianze, ricostruivano l’accaduto identificando l’assassino.

Le immediate pressanti  ricerche di Roberto Mangano lo inducevano a costituirsi in Questura.

Su disposizione del Pm di turno, Anna Maria Arena, Mangano è stato accompagnato  nel carcere di Messina-Gazzi, dovendo rispondere di omicidio aggravato. 

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