Palermo, 5 dicembre 2017 – Sono circa 200 i Carabinieri del Vomando Provinciale di Palermo, comandato dal Colonnello Antonio Di Stasio, che supportati da: 2 elicotteri del 9° Elinucleo di Boccadifalco, da 5 unità cinofile del Nucleo di Palermo Villagrazia, da militari del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e dello Squadrone Carabinieri Eliportato "Cacciatori Sicilia", che su delega della Procura distrettuale di Palermo, stanno eseguendo – nei mandamenti mafiosi di San Lorenzo e Resuttana – un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Palermo nei confronti di 25 indagati, ritenuti a vario titolo responsabili di “associazione mafiosa, estorsione consumata e tentata, danneggiamento, favoreggiamento personale, ricettazione, tutti commessi con l’aggravante del metodo e finalità mafiosi”.
L’operazione segue i recenti blitz allo Z.E.N., a Borgo Vecchio e a Santa Maria di Gesù.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire gli assetti e le dinamiche criminali delle famiglie mafiose di “San Lorenzo”, “Partanna Mondello”, “Tommaso Natale” e “Pallavicino/Zen” (tutte appartenenti al mandamento di “San Lorenzo”) e della famiglia mafiosa di “Resuttana” (facente invece parte dell’omonimo mandamento unitamente alle famiglie mafiose di Acquasanta e Arenella) e mettere a fuoco come “Cosa Nostra”, per quanto depotenziata dai risultati investigativi e giudiziari, dimostri ancora la sua perdurante capacità di avvalersi della forza di intimidazione e del vincolo associativo per costringere i commercianti ad accettare l’imposizione del pizzo.
Il certosino lavoro dei militari dell’Arma ha evidenziato e cristallizzato la storica riconducibilità del mandamento di Resuttana alla famiglia Madonia, che vede a capo dell’organizzazione Maria Angela Di Trapani, moglie dello storico boss di Resuttana, Salvino Madonia.
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