I militari, congiuntamente ai colleghi della Compagnia di Avellino, comandata dal Maggiore Francesco Mortari ed ai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno nonchè dai tecnici dell’A.R.P.A. Campania, effettuavano un sopraluogo presso la citata azienda ove riscontravano la presenza di rifiuti organici, stoccati oltre i limiti temporali previsti dai prescritti formulari con conseguente abbondante produzione di percolato, depositati all’interno di una vasca priva di una copertura tale da impedire la marcata emanazione di cattivi odori chiaramente avvertibili nell’area circostante, nonché l’avvenuta realizzazione, in assenza di autorizzazione, di uno scarico di acque reflue industriali, provenienti dal dilavamento dei rifiuti, sia all’interno della rete fognaria che in un corso d’acqua superficiale.
In relazione a quanto accertato, i militi di Atripalda denunciavano alla Procura della Repubblica di Avellino, in stato di libertà, i due titolari di cariche dell’impresa.
In contemporanea, la Regione Campania disponeva in via precauzionale la sospensione temporanea dell’attività.
L’attività si pone nell’azione di contrasto svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale e della Compagnia di Avellino contro l’inquinamento a tutela della salute pubblica e segue, di 10 giorni, l’altra importante operazione conclusa dai Carabinieri di Serino con il sequestro del locale depuratore.