L’extracomunitario aveva prestato alcuni anni fa e solo saltuariamente, la sua opera presso la cooperativa sociale, innamorandosi della donna senza esserne corrisposto, tanto che nel 2007 venne arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio di un dipendente livoriano, gesto compiuto per gelosia. Nel 2009, venne nuovamente arrestato per incendio doloso del portone della cooperativa sociale. Dal carcere, l’amore e l’ira del cittadino iraniano non si placò: continuò a inviare lettere e biglietti alla sua vittima con minacce e richieste di denaro. Scarcerato, ha aggravato la situazione con appostamenti e telefonate con minacce di morte.
A seguito delle ulteriori denunce, le indagini dei Carabinieri del Luogotenente Rocco sono state lunghe e particolareggiate tanto da consentire all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento restrittivo. Poiché l’iraniano si era reso irreperibile, i militari, hanno compiuto un servizio di appostamento nei pressi dell’abitazione della donna finchè, dopo tre giorni, lo hanno bloccato ed arrestato mentre si avvicinava all’abitazione della sua vittima, associandolo nuovamente in Carcere a disposizione del Tribunale di Roma.