Il Pontefice da una parte, il monsignore dall’altra e, per una truffa da 30 mln, è stato arrestato
Sequestrata villa del ‘400 e sito archeologico
Bolzano, 10 febbraio – Mentre Papa Francesco predica la povertà invitando i sacerdoti se non alla ristrettezza alla moderazione, la Guardia di Finanza di Bolzano ha arrestato monsignor Patrizio Benvenuti, 64enne di origini argentine. L’alto prelato, secondo Wikipedia è impiegato agli appelli del Tribunale del Vicariato di Roma come Cancelliere Generale. Il monsignore, si è occupato anche delle Forze Armate, ottenendo riconoscimenti internazionali ed ha creato la Fondazione Kepha, che è una promozione umana e un’organizzazione sociale di lavoro in Italia e in campo internazionale.
Le Fiamme Gialle, a conclusione delle indagini svolte, hanno contestato a Monsignor Benvenuti una truffa da 30 milioni di euro ai danni di quasi 300 persone, prevalentemente residenti all’estero, per lo più in età avanzata. Versavano i propri soldi al sacerdote, destinati alla sua fondazione umanitaria Kepha, che finivano però in un articolato meccanismo di riciclaggio tra persone, società estere e italiane.
I Finanzieri hanno sequestrato in via preventiva, tra l’altro, una lussuosa villa del Quattrocento a Piombino e un grande sito archeologico a Selinunte.
Con mandato di cattura internazionale, è ricercato l’affarista francese Christian Ventisette, di 54 anni, stretto collaboratore del monsignore.