Condannato alla pena della reclusione di 30 anni per i reati di associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti, Rocco Morabito era destinatario anche di un ordine di carcerazione emesso il 13.08.2008 dalla Procura Generale della Repubblica di Reggio Calabria. mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri del Gruppo di Locri non hanno mai interrotto le sue ricerche e, le indagini certosine svolte sotto la costante direzione della Direzione Distrettuale Antimafia reggina e la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, portavano ad individuare il Morabito in Uruguay, alloggiato in un noto albergo della zona in Punta del Este, sotto falso nome insieme alla compagna angolana con passaporto portoghese.
La Polizia locale, informata nei particolari dai Carabinieri, fecero irruzione la notte del 3 settembre 2017, trovando i due in camera. Nel locale, venivano rinvenuti documenti falsi, numerosi telefoni cellulari ed una pistola. Il ricercato non oppose nessuna resistenza, professando l’identità fasulla riportata sui documenti. Solo attraverso la comparazione dei rilievi dattiloscopici si arrivava alla sua definitiva identificazione.
Solo l’altro ieri, il giudice specializzato in crimine organizzato, ha deciso di accogliere la richiesta di estradizione promossa dalla Procura Generale di Reggio Calabria nei confronti del catturando, in quanto la Procura uruguaiana aveva eccepito la contumacia nel processo italiano.
Oggi, Rocco Morabito è stato estradato e riportato in Italia, ponendo così fine a ventitre anni di latitanza.
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