Il capo di imputazione, a vario titolo, è “associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, aggravati dalle modalità mafiose”.
L’operazione “Fata Morgana”, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia -, ha individuato imprenditori e professionisti, partecipi con ruoli organizzativi nella ndrangheta reggina svelandone i collegamenti tra quest’ultima ad una strutturata rete di professionisti, capaci di indirizzare le sorti di rilevanti settori dell’economia cittadina, con particolare riferimento alla grande distribuzione alimentare, sfruttando anche la compiacenza di pubblici amministratori, al fine di ottenere, tra l’altro, l’illecita percezione di profitti.