Catanzaro, 15 Maggio 2017 – Lentamente, le “voci”, con indagini accurate, diventano prove. Così, a conclusione del certosino lavoro della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, stamattina la rete è stata tirata in barca ma non su quella di soccorso dei migranti che tanto frutta a varie organizzazioni il cui velo comincia ad essere squarciato.
Con un blitz dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, sono 68 le persone fermate su disposizione della Dda, smantellando la cosca Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone).
Per loro, a vario titolo, gravano le accuse di ” associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale, tutti aggravati dalle modalità mafiose”.
Eseguito anche un sequestro beni milionario.
La cosca Arena, oltre alle tradizionali dinamiche criminali legate alle estorsioni esercitate in maniera capillare sul territorio catanzarese e crotonese, compreso il mondo del gioco e delle scommesse clandestine, non certo per spirito di carità cristiana, controllava anche la gestione del centro di accoglienza per migranti di Isola.