Questa volta non si tratta di personale non qualificato, ma di un medico con competenze ed ufficio ben diversi e di altro profilo.
Savona, 17 maggio – Dopo l’arresto della scorsa settimana per violenze sessuali dell’ex operatore A. S. (Violenza sessuale nella casa di cura Vada Sabatia), questa mattina è stato arrestato con le stesse accuse, F.A., trentaseienne di Genova, operante in qualità di medico e psicoterapeuta presso la residenza sociale assistita Vada Sabatia di Vado.
I gravi indizi a suo carico sono stati accuratamente documentati nel corso dell’indagine dai finanzieri del Gruppo di Savona.
Tra le orribili immagini riprese in diretta dei noti maltrattamenti, sono stati osservati anche atti di violenza sessuale da parte del medico della RSA. Carezze, palpeggiamenti nelle parti intime della paziente, sotto gli indumenti e sotto le lenzuola, che non hanno lasciato dubbi agli inquirenti.
La posizione del sanitario non si è attenuata a seguito del suo interrogatorio davanti al P.M. dove ha cercato di difendersi in modo inefficace e non convincente, asserendo di aver praticato sulle pazienti, atti terapeutici giustificati proprio dalla professione. Altri medici psichiatri infatti, interpellati dal magistrato inquirente, hanno escluso questa possibilità.
Il lavoro delle Fiamme Gialle, coordinate dal P.M. Dott. Giovanni Battista Ferro, è stato positivamente valutato dal G.I.P. presso il Tribunale di Savona, Dott.ssa Fiorenza Giorgi, che ha emesso l’ordinanza odierna.
Le esplicite immagini, che quindi diventano essenziali per l’accusa, non verranno diffuse, su conforme parere della A.G. per non aggiungere ulteriore disagio alla vittima ed ai suoi familiari.