Omicidio di Firenze, una nuova testimonianza porta verso il maniaco seriale
È una prostituta romena seviziata due anni fa.
Firenze, 6 maggio – Dopo il ritrovamento ieri del corpo privo di vita della 26enne prostituta romena, nuda e legata a braccia aperte con del nastro di colore bianco con la scritta – in verde – dell’azienda ospedaliera universitaria dell’ospedale di Careggi, spunta una nuova teste, Marta, anch’ella prostituta romena che, due anni fa, venne avvicinata da un tranquillo cliente. Salita in macchina e raggiunta la periferia della città, emerse la vera personalità dell’uomo. “Era tranquillo, ma quando scendemmo dall’auto é diventato una bestia. Mi fece spogliare e mi legò “. Anche lei subì le stesse sevizie ma riuscì a sopravvivere. Dopo alcuni mesi, l’uomo tornò da lei e quando lo respinse, lui le disse “‘ti ammazzo”.
La donna uccisa ieri, in Italia da alcuni anni, lavorava in strada a Firenze senza far parte di un’organizzazione. Questo, rende più difficile risalire al luogo dove è stata avvicinata dal suo cliente, anche se, effettuando il tracciato del cellulare, si può tentare di risalire l’itinerario percorso nella giornata di domenica e ricostruire le sue ultime ore di vita. La giovane, pur se aveva avuto problemi di droga, a suo carico figura solo una vecchia violazione alle norme sull’immigrazione. (Firenze. Identificata la donna trovata nuda e legata. Nel pomeriggio, trovato un albanese vivo, legato, in un cassonetto)
”Ci sono alcuni fatti che presentano analogie con quello accaduto ieri, li stiamo ricostruendo e per farlo andremo indietro nel tempo di almeno dieci anni. Sentiremo anche le vittime”. Lo ha detto Lorenzo Bucossi, dirigente della Squadra Mobile di Firenze.
”Al momento non stiamo utilizzando alcun identikit – ha precisato Bucossi – Valuteremo poi se effettuarne”.