Omicidio di Garlasco – Terza richiesta di 30 anni per Alberto Stasi

Il P.G. rileva le omissioni di accertamenti nei due precedenti processi

Milano, 24 novembre – Laura Barbaini, Sostituto PG di Milano con funzione di PM nel processo a carico di Alberto Stasi in relazione all’omicidio di Chiara Poggi, ha chiesto per lui 30 anni di carcere,   per  l’aggravante della crudeltà, stessa richiesta di condanna avanzata dai PM nei processi di primo e secondo grado a carico di Alberto Stasi e conclusisi ambedue con l’assoluzione.

La Cassazione, su appello della parte lesa, aveva annullato la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Milano,  rinviando il procedimento davanti ad una nuova sezione, cioè quella davanti alla quale è in corso il dibattimento che si sta celebrando con rito abbreviato.

Nella requisitoria, il Sostituto PG di Milano, Laura Barbaini, ha sostenuto che l’imputato “ha

sistematicamente cercato di ostacolare le indagini con omissioni che sono andate al di là del diritto di difesa”, facendo rilevare come “in tanti anni di attività,  non si era mai verificato che due sentenze avessero escluso un accertamento così importante come quello relativo alla camminata di Stasi, sui due gradini della scala della villetta dei Poggi sulla quale il giovane trovò il corpo senza vita di Chiara.”

Con la perizia disposta dalla nuova Sezione della Corte d’Assise d’Appello, sono stati finalmente esaminati anche quei due gradini, arrivando così a stabilire quanto fosse impossibile che Alberto Stasi non si fosse sporcato di sangue le suole delle scarpe.

Il verdetto è atteso per il 17 dicembre.

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