Omicidio horror all’Eur – Le indagini continuano per accertare il movente

Forse la causa  un sms della vittima al padrone di casa

Roma, 26 agosto – Proseguono a ritmo serrato le indagini degli investigatori della squadra mobile romana per far luce sull’assassinio della colf Oksana Martseniuk, la 38enne ucraina uccisa il 24 agosto nella villetta di via Birmania, all’Eur, e trovata decapitata dagli  agenti.

Anche se appare sempre meno probabile, fra le ipotesi c’è anche  un tentativo di violenza mentre dai tabulati telefonici, appare un sms scritto dalla vittima il giorno prima della sua brutale uccisione, al suo datore di lavoro e padrone della villa ove era ospite anche il suo carnefice. La giovane donna segnalava che Federico Leonelli “armeggiava spesso con coltelli come quelli per la caccia o la pesca subacquea” e questo potrebbe essere stata la causa scatenante della violenza omicida ma non si esclude nessuna altra pista.

Alcune risposte potranno venire dalle autopsie dei due corpi che si svolgono tra ieri ed oggi nell’istituto di medicina legale di Tor Vergata coordinato da Giovanni Arcudi. I medici dovranno intanto chiarire se Oksana Martseniuk era già morta quando è stata decapitata e le circostanze della morte del suo assassino Federico Leonelli, ucciso – secondo quanto precisato ieri dalla Questura di Roma “dagli Agenti intervenuti che sono stati costretti ad esplodere colpi d’arma da fuoco nei confronti del 35enne Federico Leonelli, per difendersi dai fendenti a loro indirizzati” .

La villa è stata sequestrata ed il suo proprietario sarà presto sentito nuovamente dagli inquirenti.

Ancora un giallo estivo…

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