Roma, 24 marzo 2021 – Con l’operazione “Farmaco Viaggiante”, i Carabinieri del Nas di Latina, hanno stroncato un sodalizio criminoso dedito al traffico internazionale illecito di farmaci.
Alle prime luci dell’alba, circa 100 Carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, dell’Arma territoriale nelle province di Napoli, Caserta, Avellino, Firenze, Milano e La Spezia, con il supporto di personale tecnico del ROS, hanno dato esecuzione a 18 misure cautelari emessi dal GIP di Latina, indagati per “associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di farmaci di provenienza illecita, falso, furto, ricettazione e truffa ai danni del S.S.N.”
Dei provvedimenti eseguiti, 5 sono in carcere, 5 agli arresti domiciliari e 8 obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
LE INDAGINI
Le elaborate ed accurate indagini svolte dai Carabinieri, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina supportati dai referenti inglesi della National Crime Agency (NCA) inglese (struttura del Ministero dell’Interno britannico deputata al contrasto delle organizzazioni criminali).
La sede del sodalizio criminale è stata individuata a Sant’Antimo (NA).
Gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito e delineato i ruoli degli indagati i quali, attraverso la spendita di ricette mediche false e riconducibili a bollettari oggetto di furti (perpetrati dai medesimi sodali presso strutture sanitarie e studi medici ricadenti nelle regioni Lazio, Toscana e Lombardia), acquisivano indebitamente (e a costo zero) farmaci ad alto costo (totalmente a carico del SSN) in farmacie delle suddette regioni cui appartenevano i ricettari, determinando in alcuni casi l’indisponibilità di tali medicinali (per pazienti, farmacie e depositi farmaceutici regionali).
Gli approfondimenti investigativi condotti – mediante attività tecniche, ricognizioni fotografiche di pacchi postali destinati all’estero (Gran Bretagna), reiterati servizi di pedinamento, acquisizioni di video presso farmacie per l’identificazione dei soggetti coinvolti, l’esame di una moltitudine di dati e di documentazione sanitaria (circa 10.000 ricette) – hanno consentito di risalire al modus operandi dei componenti dell’intera struttura associativa e al recupero, con contestuale sequestro, di 260 confezioni di farmaci (per un valore complessivo di circa 10.000 euro) e di 650 ricette mediche oggetto di furto.
È stato quindi individuato il successivo canale di ricettazione dei farmaci illecitamente ottenuti che, una volta raccolti presso depositi abusivi, venivano spediti – con corriere – nel Regno Unito a uno dei sodali (già latitante in quanto colpito da pregresso provvedimento restrittivo), il quale li reimmetteva nel legale circuito commerciale europeo, avvalendosi di operatori e grossisti del posto.
La collaborazione degli investigatori inglesi, ha permesso altresì di accertare le condotte poste in essere nel territorio britannico e tracciare così i flussi finanziari dei proventi ottenuti illecitamente (quantificati in circa 1 milione di euro, cifra indebitamente rimborsata dal S.S.N. alle farmacie interessate), permettendo la chiusura, in loco, degli illeciti canali commerciali ed il contestuale sequestro di alcuni farmaci oggetto di spedizione