Le immediate indagini avviate dagli agenti del Commissariato di zona, diretto dal dr, Antonio Roberti, avevano consentito di identificare quasi subito l’autore del tentato duplice omicidio, ma le ricerche presso il suo domicilio prima, e a casa di amici e parenti poi, anche nella città di origine, non avevano dato esito. Durante le ricerche, gli investigatori del reparto Volanti, entrati in un parco non distante dal luogo dove si era consumato il fatto, erano riusciti a recuperare e sequestrare anche l’arma usata dal malvivente, una pistola semiautomatica color oro con guanciole in madreperla.
Le cause che avevano determinato la volontà omicida dell’uomo, sono probabilmente da ricercare nel risentimento verso la coppia dovuto ad un processo che li vede tutti protagonisti nell’ambito di un procedimento penale per truffa, in danno di una Associazione di volontariato e solidarietà.
Vistosi ormai identificato e oggetto di ricerche in ogni suo punto di riferimento, il mancato omicida ieri ha deciso di consegnarsi agli investigatori, e dopo aver fatto telefonare da un parente, ai poliziotti del Casilino, si è consegnato.
Prelevato dal luogo dove aveva trovato rifugio, dopo gli accertamenti sull’identità, è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria per duplice tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.