Roma 4 dicembre 2013
Egr. Questore di Roma,
mi chiamo Guido Fienga e sono una delle quattro persone rapinate del proprio orologio lo scorso 2 dicembre a Roma con la nota (ora anche a me) “tecnica dello specchietto”.
Le scrivo per esprimerle la mia gratitudine ed il più sincero apprezzamento non soltanto per il pronto recupero di quanto rubatomi, ma per la preparazione e la professionalità che ho riscontrato nei funzionari della Squadra Mobile che hanno risolto prontamente il caso e mi hanno assistito.
I suoi collaboratori sono stati semplicemente fenomenali. Non ho mai visto una manifestazione di professionalità, efficienza e prontezza come quella mostrata dalla sua Squadra Mobile neanche a Londra, dove vivo spesso, e dove la Polizia locale è certamente ben preparata.
Dalle 9,10, ora della rapina e della mia denuncia telefonica al 112, sono stato contattato 2 volte a stretto giro dagli Agenti della Questura che mi hanno chiesto dettagli sui rapinatori e sul mio orologio finché, alle 10,40 il vicecapo della 6 Squadra Mobile mi ha annunciato l’arresto dei rapinatori e il recupero della refurtiva (peraltro in un’altra zona di Roma).
In un’ora e mezza hanno risolto il caso!
Il resto dell’esperienza nella vostra Questura ha confermato la percezione di estrema professionalità e valore di tutti gli agenti che ho incontrato, peraltro in gran parte miei coetanei, nella conduzione di questa operazione.
Ho 43 anni e da circa 10 faccio l’imprenditore/manager tra l’Italia e l’estero, principalmente a Londra e a New York, stimolando investitori stranieri a credere ed investire in progetti italiani. Non le nascondo che, specie negli ultimi anni, nonostante credo di avere ottenuto discreti successi, le frustrazioni nel constatare il gap tra le potenzialità e la realtà del nostro Paese sono state tante.
Nonostante potrei vivere più semplicemente e proficuamente trasferendo la mia famiglia ed i miei interessi all’estero, credo che oggi la mia generazione abbia perlomeno il dovere di provare a far ripartire questo Paese senza abbandonarsi ad una semplice e comoda rassegnazione.
Quanto ho vissuto il 2 dicembre mi da una grande energia e conferma tutto quanto penso.
Per un italiano che vive all’estero, le assicuro che uno degli aspetti più fastidiosi sofferti è ascoltare le continue commiserazioni che ci autoinfliggiamo parlando solo negativamente di noi stessi e del nostro Paese, guadagnandoci lo scherno, o peggio la compassione, dei colleghi stranieri.
In un’occasione del genere, ci tengo a testimoniare questa bellissima prova dei suoi collaboratori e di un’importante istituzione del nostro Paese. Non penso che sia l’unica e credo che ci siano tantissimi funzionari che svolgono al meglio il loro compito rendendo l’Italia migliore di quanto si racconta. Per quanto detto, se lo ritiene, si senta libero di diffondere la mia a chi crede, come noi, ad un’Italia migliore e certamente ai suoi collaboratori.
Ribadendo la mia profonda stima e gratitudine, porgo a Lei, ai suoi Collaboratori ed alle vostre Famiglie i più cordiali saluti ed i più sentiti auguri di un sereno Natale e felice 2014.
Guido Fienga