Brescia, 16 agosto – Ancora un successo delle Forze dell’Ordine. Le serrate e difficoltose indagini svolte con grande capacità investigativa dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Brescia in relazione al feroce omicidio dei coniugi Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari, hanno dato i risultati sperati.
Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari martedì mattina erano all’interno del loro locale, la pizzeria da asporto “da Frank”, quando le immagini delle telecamere hanno immortalato l’ingresso di due uomini armati con un fucile a canne mozze e coperti dai caschi integrali. L’uomo armato, ha sparato contro Giovanna Ferrari, che si trovava dietro al bancone, freddandola. Poi, nel retrobottega, il ferimento con quasi immediata morte in ospedale, del marito Francesco Seramondi, quindi la fuga.
Nonostante le varie piste che potevano deviare le indagini, gli investigatori sono riusciti risalire al bandolo della matassa ed identificare gli autori del feroce omicidio: si tratta di un indiano e di un pakistano, che sono titolari di una pizzeria non distante da quella delle vittime. Il movente: semplice ed assurda concorrenza!
Gli uomioni della Squadra Mobile bresciana li hanno rintracciati e fermati a Casazza, in provincia di Bergamo, recuperando quella che dovrebbe essere l’arma del delitto: un fucile a canne mozze.
Gli ignobili assassini sono stati interrogati in Questura dal pm Valeria Bolici, che al termine, ha ordinato l’arresto, con l’accusa di essere “gli autori materiali del duplice omicidio”.
Certo che è assurdo pensare all’inserimento di gente che, in una leale concorrenza, risolve il problema uccidendo a sangue freddo due persone che stavano lavorando onestamente…