Prometteva posti di lavoro in vaticano. Carabinieri scoprono truffatore e lo denunciano.

Valmontone – Il trucco è vecchio, ma in questo particolare momento di crisi, funziona ancora. Così, un disoccupato 49enne da Lariano, prometteva assunzioni facili, presso la Città del Vaticano, facendosi corrispondere consistenti importi in denaro per la sua intercessione verso suoi amici “potenti” ma i Carabinieri di Valmontone l’hanno scoperto e denunciato.

L’uomo, che si spacciava per un consulente finanziario, pur senza un ufficio operativo, riusciva ad entrare in confidenza con persone desiderose di trovare un’occupazione per i propri figli. Accertato che gli stessi fossero in condizione di pagare, proponeva loro la possibilità di poter ottenere un posto di lavoro in Vaticano, uno Stato mai in crisi economica, esibendo documentazione in tal senso con tanto di carta intestata del Vaticano. Certo, bisognava fare “un pensierino” al fantomatico personaggio “potente” di turno che avrebbe dovuto interessarsi. La somma si aggirava dai 5mila  ai 10mila euro. Certo, era una somma importante, ma la certezza di lavorare in Vaticano… L’uomo, poi, dato il rapporto di amicizia, proponeva di versare la metà della cifra occorrente, il saldo poi, sarebbe stato versato ad avvenuta assunzione e pagata con una parte degli stipendi ricevuti. Incassato l’anticipo,  l’uomo cominciava a rendersi irreperibile, spostandosi in altri paesi della zona dei Castelli Romani.

L’epilogo, però, si è avuto  quando due famiglie di Valmontone, si sono rivolte ai Carabinieri della locale Stazione, più per chiedere conforto che per denunciare l’accaduto. I militari, dipendenti  della Compagnia di Colleferro  comandata dal  Capitano Mauro Merola,  iniziavano approfondite e complesse indagini che consentivano di identificare e localizzare il finto consulente finanziario. Ottenuta l’autorizzazione alla perquisizione domiciliare, i Carabinieri della Stazione di Valmontone hanno eseguito l’atto nel corso del quale hanno sequestrato cellulari con diverse schede, apparecchi informatici e documentazione che ha consentito loro di ricostruire numerose dinamiche truffaldine condotte in danno di altre ignare persone, incassando circa 100mila euro, e poterlo così denunciare alla Procura della Repubblica di Velletri e dovrà rispondere dell’accusa di truffa e millantato credito.

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