Bari, 1 giugno – Un tabaccaio 30enne di Toritto, arrestato dalla Polizia Ferroviaria perchè trovato con 8 grammi di marijuana mentre a casa che aveva altri 60 grammi, nel processo con rito direttissimo, è stato scarcerato dal Giudice (e la sentenza va rispettata!) in quanto ha dichiarato di essere un “cultore della religione rastafariana” e di avere in casa una stanza adibita alla meditazione, dove ascolta musica ‘rasta’ e fuma per meditare. Fra i suoi precetti, è previsto l’utilizzo della marijuana sia come curativa che meditativa, apportatrice di saggezza, ausilio alla preghiera. Tra le caratteristiche dei ‘rasta’ c’è la consacrazione del proprio capo, con l’astensione dalla tonsura e le celebri trecce.
In base alla fede basata sul rastafarianesimo, l’uomo è stato scarcerato ed il processo verrà discusso ad agosto prossimo.
Chi sa se la fede sportiva giustifica l’omicidio perchè si tratta di un tifoso avversario in meno o se è stato commesso per liberare un posto di lavoroma ancora peggio, è giustificato l’omicidio dell’individuo di fede religiosa diversa se l’assassino è di una fede che prevede per gli infedeli la pena di morte…
Ma le sentenze vanno sempre rispettate senza alcun bisogno di analisi… in tutti i sensi!