Il tutto, avveniva tra le mura della casa ove gli stessi coabitavano in Alta Irpinia, abusando del rapporto di fiducia di cui l’uomo godeva per età e parentela. Tale condotta aveva trasformato la vita della ragazza in un vero e proprio incubo.
Delle indagini veniva delegato personale specializzato del Nucleo Investigativo Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino che, con una minuziosa e delicatissima attività investigativa durata diversi mesi, riuscivano a ricostruire la triste vicenda fin nei minimi scabrosi particolari. Le violenze erano iniziate nello scorso mese di gennaio e consumate sempre all’interno delle mura domestiche.
Sulla base degli elementi probatori raccolti, tutti specifici e estremamente concordanti, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale di Avellino l’ordinanza di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nei pressi della Capitale e per l’uomo, gravato da svariati precedenti di polizia, si sono aperte le porte del carcere di Roma Regina Coeli.