Esaminando le denunce, gli agenti della Squadra mobile romana diretti dal dr. Renato Cortese. accertavano che a carico del professionista vi erano altre denunce per “molestie” ed “atti persecutori”, in danno di donne che avevano avuto brevi relazioni sentimentali o rifiutato avances dallo stesso professionista .
I poliziotti ricostruivano le dinamiche dei due incendi nonché testimonianze varie che hanno permesso al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dello stalker.
La perquisizione nell’abitazione del cardiologo, permetteva di rinvenire e sequestrare armi e d oggetti atti ad offendere, malgrado il medico, proprio a causa di comportamenti violenti già manifesti in passato, avesse il divieto di detenere qualunque tipo di arma.
P.P. è stato arrestato ed associato presso il carcere di Regina Coeli, in attesa dell’interrogatorio dell’Autorità Giudiziaria.