Scoperta casa d’appuntamento con due ragazzine di 14 e 15 anni, una irretita su internet e l’altra sfruttata dalla madre. 5 gli arrestati
Roma, 28 ottobre – L’indagine è nata dalla denuncia presentata alla Stazione Carabinieri dalla madre di una studentessa 14enne… …relativa all’allontanamento volontario della figlia, al suo strano comportamento aggressivo ed alla contemporanea sua improvvisa disponibilità economica. Gli investigatori del Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma, accertavano che la minore era stata adescata tramite social network, da tre individui (P.N. cl. 1979, S.R. cl. 1978 e I.M. cl. 1975) che l’avevano avviata alla prostituzione. I tre, trattenendosi una percentuale sui compensi ricevuti per gli incontri mercenari, le procuravano i clienti tramite inserzioni online, facendola passare per maggiorenne. La ragazza, inoltre, aveva convinto a prostituirsi anche una sua compagna di scuola, e la di lei madre percepiva una parte dei compensi ricavati dall’attività della figlia. Le minori si prostituivano in un appartamento sito in viale Parioli, ed il “giro” era gestito da I.M., che provvedeva a tutte le incombenze.
In pochi giorni di monitoraggio i Carabinieri di via in Selci, hanno documentato come le due giovani esercitavano la prostituzione quasi tutti i pomeriggi, dopo la scuola e utilizzavano il denaro guadagnato anche per l’acquisto di stupefacenti per uso personale. Emergeva anche che uno dei clienti (D.M.), certamente consapevole della minore età di una delle ragazze, aveva tentato un’estorsione ai suoi danni, richiedendo il pagamento di una somma di denaro (1500 Euro) per non divulgare dei video da lui effettuati e ritraenti gli incontri sessuali con la predetta, commettendo così anche i reati di “produzione di materiale pedopornografico e tentata estorsione”.
Acquisiti gli elementi di colpevolezza a carico delle persone coinvolte ed in considerazione della gravità della situazione, la Procura della Repubblica di Roma ha richiesto ed ottenuto con urgenza, dal competente G.I.P., l’adozione di una misura cautelare per interrompere immediatamente le condotte delittuose in atto.
Tra i gravi reati contestati a vario titolo agli indagati, vi è “l’induzione e lo sfruttamento della prostituzione minorile, la produzione di materiale pedopornografico connessa alla realizzazione di immagini delle minori in atteggiamenti sessualmente provocanti al fine di procacciare clienti, lo sfruttamento della prostituzione di donne maggiorenni” attuato parallelamente da P.N. e I.M..
Stamane, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Maddalena Cipriani, su richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Roma, Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, per i 5 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dello “sfruttamento della prostituzione”.
Nel corso dell’operazione i militari dell’Arma, hanno effettuato numerose perquisizioni domiciliari anche nei confronti dei soggetti identificati come clienti delle due minori, indagati del reato di cui agli art. 600 bis e 602 ter del Codice Penale, per avere avuto rapporti sessuali con persone minori dietro corrispettivo in denaro. L’appartamento di viale Parioli è stato sequestrato.
Le due ragazze dopo essere state sentite con modalità protette presso la Procura della Repubblica di Roma sono state affidate ai congiunti.