Il suo comportamento, non passava inosservato agli uomini della Tributaria che procedevano al controllo del mezzo e del suo carico, consistente unicamente in un piccolo escavatore per lavori edili ed alcune carcasse di gomme esauste.
Insospettiti dal carico e dal mezzo, i finanzieri procedevano ad un controllo particolarmente accurato notando così che una batteria dell’autoarticolato, era manomessa. L’accumulatore non risultava essere funzionante per cui, smontatolo, gli operanti rinvenivano nel suo interno, avvolti in sacchetti di plastica, 4 pani di sostanza stupefacente del tipo cocaina dal peso complessivo di kg 4,2. Al fine di un controllo maggiormente accurato, l’automezzo ed il suo autista venivano condotti presso la caserma del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce. Con l’ausilio di due unità cinofile antidroga della locale Compagnia, occultati in un doppio fondo ricavato all’interno di un pannello di isolamento della cabina di guida, venivano rinvenuti ulteriori due pani di sostanza stupefacente del tipo cocaina, dal peso complessivo di kg. 1,841, per un peso complessivo di gr.6.041 di cocaina purissima, il cui valore sul mercato, opportunamente tagliata, si aggira intorno ai 3 milioni di euro.
Mentre lo stupefacente, unitamente all’automezzo utilizzato per il trasporto, ad alcuni telefoni cellulari ed a varia documentazione rinvenuta all’interno della cabina di guida venivano sequestrati, l’albanese veniva tratto in arresto ed associato in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Brindisi.