Sono le 17.00 di un normale pomeriggio di shopping quando, increduli, alcuni cittadini intenti a posteggiare le loro auto nel parcheggio sotterraneo, assistono a una scena da film. Un mezzo furgonato, in velocità e facendo stridere le gomme, si ferma improvvisamente vicino ad un giovane che stava scendendo dal motorino. Dal furgone scendono in tre, in un attimo il giovane viene sollevato di peso e trascinato sul mezzo. L’uomo urla, scalcia e tenta di ribellarsi, ma invano. Le porte del furgone si richiudono e il mezzo si allontana ad alta velocità. Superato lo shock dell’accaduto, i testimoni chiamano il 112 dei Carabinieri che, controllando quotidianamente l’interno del Centro Commerciale, raccolgono le testimonianze e visionano i filmati, diramando contemporaneamente le ricerche del mezzo alle pattuglie della Capitale. Con i filmati, la vittima viene identificata mentre una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Monte Sacro, con targa di copertura civile aggancia il furgone. I militari si consultano con il Maggiore Alessandro Di Stefano e Tenente Giovani Alfieri I militari raccolgono le prime testimonianze, visionano le telecamere del sistema di sorveglianza, identificano la vittima e, immediatamente, attivano la caccia al furgone, le cui caratteristiche vengono diramate a tutte le pattuglie della Capitale. Poco dopo, una pattuglia “civetta” del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Monte Sacro intercetta il mezzo in fuga. Si opta per un pedinamento a distanza del mezzo, poiché un eventuale intervento nel traffico potrebbe essere pericoloso. Il mezzo viene seguito in tutto il suo tragitto: da Roma verso la zona di Grottaferrata.
Vengono allertati anche il Cap. Giuseppe Iacoviello Comandante Compagnia Carabinieri Frascati, competente per territorio, e tutta l’area viene cinturata. Sembra che il mezzo si stia dirigendo verso l’abitazione della vittima.
Quando i tre sequestratori scendono dal mezzo, scatta l’intervento dei Carabinieri di Monte Sacro e di Frascati già appostati, che immobilizzano i tre. La vittima presenta una vistosa ecchimosi allo zigomo destro, segno evidente delle percosse subite. I malviventi, tutti romani, già noti alle forse dell’ordine, sottoposti alla perquisizione, vengono trovati in possesso di una pistola scacciacani modificata, perfettamente funzionante, con caricatore e 4 proiettili cal. 7,65. In caserma, i Carabinieri eseguono una serie di controlli incrociati grazie ai quali riescono a dimostrare come l’aggressione sia stata il prezzo fatto pagare alla vittima, un commerciante romano, per non aver voluto corrispondere ai 3 pregiudicati la somma di 10.000 euro; la motivazione della richiesta di denaro è tuttora al vaglio degli inquirenti. Le perquisizioni scattate nelle abitazioni degli arrestati hanno permesso di sequestrare un’altra pistola semiautomatica senza matricola, completa di serbatoio e 6 proiettili cal. 7,65, la somma di 20.000 euro ritenuta di provenienza illecita, circa 110 gr. tra hashish e marijuana, nonché documenti falsi. Mentre la vittima veniva accompagnata in Ospedale per le cure mediche del caso, i malviventi sono stati arrestati con le accuse di concorso in sequestro di persona, detenzione illegale di armi da fuoco, alterazione di armi, lesioni personali dolose, detenzione di stupefacenti, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.