L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha consentito, dopo una serie di complessi incroci documentali e successivi controlli, l’individuazione del carico sospetto.
La merce, costituita da 14 tonnellate di sigarette recanti vari marchi non censiti, era destinata “formalmente” in Montenegro ma, presumibilmente, era pronta ad essere illecitamente introdotta nel territorio italiano.
Tali sigarette, che non sono sottoposte ai rigidissimi standard di sicurezza europei, possono, potenzialmente, contenere materiali scadenti ovvero cancerogeni con chiare implicazioni per la salute del consumatore. Frequenti i casi, in tali contesti, di rinvenimento, nell’impasto finale della sigaretta, di livelli di nicotina, catrame, monossido di carbonio, piombo, cadmio e arsenico molto più alti rispetto a quelli presenti nelle sigarette prodotte con criteri europei.
Si è proceduto, quindi, al sequestro delle sigarette per il reato di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
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