Così, nel mese di aprile, nel corso delle pattuglie svolte nel territorio dai Carabinieri della Stazione di Serino, comandata dal Maresciallo Michele Liccardi, i militari hanno avvertito cattivi odori presenti nell’aria. Il Maresciallo, dopo aver effettuato sul posto i primi accertamenti tendenti a risalire all’origine di tali effluvi nauseabondi, giungeva sulle rive del vicino torrente Barra dove veniva constatata un’anomala moria dei pesci presenti in quelle acque.
L’Arma locale, collaborata dai Militari della Compagnia di Avellino, comandata dal Maggiore Francesco Mortari, con una serie di sopralluoghi, accertava che era in atto uno sversamento abusivo di acque reflue urbane non depurate, provenienti dall’impianto di depurazione insito nel comune di San Michele di Serino, la cui gestione e manutenzione risultava essere stata affidata dall’Ente locale ad un’associazione composta da varie società.
Di concerto e coordinati dalla Procura della Repubblica di Avellino, Procuratore Aggiunto Dott. Vincenzo D’Onofrio, i Carabinieri territoriali coadiuvati dal personale del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno e dall’A.R.P.A. Campania, effettuavano ripetuti campionamenti di laboratorio nel torrente Barra e nell’invaso artificiale del torrente, che confermavano l’inquinamento ambientale e lo sversamento abusivo nel torrente, di rifiuti speciali. Nel contempo, gli investigatori dell’Arma identificavano sei persone, deferite in stato di libertà quali responsabili, in concorso tra loro ed a vario titolo, attivo ovvero omissivo, di inquinamento ambientale e sversamento abusivo di rifiuti speciali.
Il sequestro è stato prontamente eseguito stamane dai Carabinieri di Serino con il personale del N.O.E. di Salerno.