Le testimonianze sono concordi. L’uomo aveva disturbi psichici
Crosia (Cosenza), 24 maggio – Stamane, V.S., 29enne, un uomo di corporatura molto robusta e che in passato avrebbe sofferto di disturbi psichici, ha sfondato il portoncino di un edificio situato davanti all’ufficio postale di Mirto Crosia, asserendo che “stava cercando un cane smarrito”.
Vedendo la scena, alcuni passanti hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri i quali, sopraggiunti, si mettevano a parlare tranquillamente con lui.
Improvvisamente, secondo le numerose testimonianze raccolte dal magistrato, V.S. si è denudato rimanendo in mutande e, senza motivazione ha aggredito un Carabiniere, stringendolo al collo e colpendolo. L’altro militare è intervenuto in ausilio del collega e l’uomo si è imporvvisamente accasciato a terra.
Immediato l’intervento dei medici del 118, che hanno anche usato un defibrillatore, ma per V.S. non c’è stato niente da fare.
Dal Comando provinciale di Cosenza si esprime la volontà di massima trasparenza su quanto accaduto e l’assoluta fiducia nell’autorità giudiziaria che coordina le indagini,
Secondo i primi rilievi del medico legale, il decesso potrebbe essere stato causato da un infarto. Il pm della Procura di Castrovillari sta sentendo le persone che hanno assistito al fatto ed ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.
Fermo restando che siamo sempre stati contro gli abusi ed esprimiamo cordoglio alla famiglia del giovane deceduto, ma ora la parola ai dietrologi denigratori che potranno utilizzare quest’ennesimo episodio di violenza contro le Forze dell’Ordine, invertendo i ruoli e generando così negli operatori di Polizia la convinzione che forse è meglio arrivare sempre in ritardo sul luogo dell’intervento e.. attendere, se verrà, il 27 del mese… senza rischiare di compiere il proprio dovere ed essere messo alla gogna!