Cronaca

Si sono svolti i funerali dell’Appuntato Luca Di Pietra. Per un Uomo Onesto, bastano poche righe..

7 righe per la notizia!

Piacenza, 2 ottobre – Come avevamo già scritto sulla ricorrenza del sacrificio di Salvo D’Acquisto, con voltastomaco parliamo dei funerali dell’Appuntato dei Carabinieri Luca di Pietra, morto il 30 settembre mentre inseguiva una macchina rubata.

Pur avendo il massimo doveroso rispetto per la perdita di una vita, debbo constatare – e far notare – che per la morte di “balordi”, si usano fiumi di inchiostro, politici in cerca di voti che vanno ai funerali, che gli intestano piazze, aule, medaglie!

Per parlare dei funerali  dell’Appuntato Luca Di Pietra, bastano solo 5 le righe!

Cinque righe, sono più che sufficienti per parlare di un Uomo, che, per onorare quello che era il Suo dovere di servitore dello Stato che non può permettere ad un malvivente di non rispettare le leggi, li insegue per poi morire perchè in questa italia  bisogna tutelare i delinquenti, anche a costo della propria vita.

Così ha fatto Luca Di Pietra. Per onorare quello stesso “stato” che da ben 5 anni non gli ha aumentato lo stipendio perchè non ci sono soldi ma li trova per pagare fior di prebende  ai suoi “consulenti” o ai detenuti!

Quello “stato” che ha voluto la morte dell’ennesimo appartenente alle Forze dell’Ordine pur di tutelare chi non rispetta le sue leggi. E su un letto di ospedale, un Altro Tutore della legge, l’Appuntato   scelto Massimo Banci, sta lottando contro la morte.

Così, apprendiamo che a Vigolzone, nella Chiesa  di San Mario e San Giovanni Battista, officiata dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia S. Ecc. Monsignor Santo Marcianò, dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri Emilia Romagna  don Giuseppe Grigolon unitamente al parroco Don Piero Lezoli, si è svolto il rito funebre di Questo oscuro Eroe, del quale si parla parzialmente oggi e poi, forse ancora domani, per poi vederlo sparire definitivamente se non nel cuore dei suoi cari, la sua dolce compagna ed i due figli, che lo piangeranno per tutta la vita, chiedendosi anche loro, se ne valeva la pena morire per un principio sapendo che, pure se arrestati, i ladri sarebbero stati liberati dopo poche ore mentre il Suo corpo, ora, è prigioniero per l’eternità di una cassa di zinco…

Presenti ai funerali, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli e del Sindaco di Piacenza Paolo Dosi.

Ma, più importante, la folla che senza urlare contro i politici o i delinquenti, con grande emozione e compostezza, ha assistito alla funzione religiosa di quella bara che è entrata in Chiesa portata a spalle dai colleghi  affiancata  dai Carabinieri in Grande Uniforme.

La salma è stata poi tumulata nel Cimitero di Pieve di Revigozzo del comune di Bettola (Piacenza), ove il Graduato viveva con la Sua famiglia.

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