Ma la versione del ragazzo non ha convinto gli agenti che hanno voluto fare un sopralluogo nell’abitazione per ricostruire meglio la dinamica dei fatti.
Qui gli agenti hanno constatato che in realtà la casa era in perfetto ordine, quindi hanno cominciato a far domande più specifiche al denunciante il quale, capito che i poliziotti questi non avevano ”mangiato la foglia” e vistosi scoperto, ha confessato.
Il ragazzo ha riferito di aver simulato il furto dell’arma in quanto era sua intenzione rivenderla illegalmente, ma che comunque questa era ancora in suo possesso, accompagnando gli Agenti nel garage dove, all’interno di un armadietto, aveva nascosto la valigetta con la pistola e 50 cartucce.
Così, la posizione del giovane è radicalmente cambiata e da denunciante si è ritrovato ad essere denunciato per i reati di “simulazione di reato, omessa custodia di armi e procurato allarme”. Così la pistola è veramente sparita essendo stata sequestrata dalla Polizia che nel contempo, cautelativamente, gli ha anche ritirato la licenza di porto d’armi rilasciata dallo stesso Commissariato.