Sette sono stati associati in carcere e quattro agli arresti domiciliari
Roma, 7 ottobre – Erano preoccupati, stanchi ed esasperati gli abitanti della borgata “Cinquina”, quartiere appena fuori dal Grande Raccordo Anulare compreso tra la Bufalotta e Tor San Giovanni.
Preoccupati per i figli, per il pericolo di finire nella rete della tossicodipendenza e comunque dal vedere quelle scene, stanchi ed esasperati di subire le angherie e le prepotenze dei giovani costituenti il gruppo criminale, l’unica alternativa per loro, era rivolgersi ai Carabinieri della Compagnia Cassia, comandata dal Capitano Gennaro Petruzzelli.
Così, per circa 6 mesi, i militari dell’Arma hanno svolto un’accurata, riservata e delicata attività di indagine nel corso della quale è stato possibile le modalità con la quale un folto plotone di giovani,
all’interno dei viali e dei cortili delle case popolari di via Emilio Teza, gestivano un intenso traffico di sostante stupefacenti, stazionando stabilmente sui predetti viali e sotto i porticati delle abitazioni, dove quotidianamente si recavano consumatori per acquistare dosi di hashish e di cocaina per un giro d’affari stimato per centinaia di migliaia di euro al mese.
Dall’osservazione, è stato possibile stabilire ruoli e responsabilità di ognuno di loro, in una struttura piramidale identificando il capo dell’organizzazione che provvedeva al “rifornimento” e incarichi da assegnare tra “pusher” e “vedette”, “contabili” o semplicemente di “depositari” del denaro dell’organizzazione. Poi vi erano gli insospettabili, poiché incensurati e apparentemente onesti, che proprio in quanto tali avevano il compito di tenere la cosiddetta ”retta”, ossia occuparsi di custodire presso le loro abitazioni la sostanza stupefacente in attesa di essere quotidianamente spacciata.
L’analisi conclusiva degli elementi raccolti, confortati da videoriprese, intercettazioni, servizi di osservazione, le perquisizioni ed i sequestri, compiuti nel corso dell’attività d’indagine (durante le quali i Carabinieri avevano già arrestato in flagranza di reato 10 persone, denunciate altre 15 in stato di libertà, segnalato alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti 22 assuntori abituali), ha consentito di acquisire utili elementi per comprendere le dinamiche del gruppo criminale e delineare così l’esistenza di una vera e propria organizzazione finalizzata allo spaccio ed al reimpiego di parte dei profitti nell’acquisto di nuove forniture di sostanza stupefacente, basata sull’assegnazione di precisi compiti a ciascuno dei compartecipi.
Tali dati, hanno consentito alla Procura della Repubblica di chiedere ed ottenere dal Tribunale di Roma, 11 ordinanze di custodia cautelare, a vario titolo, che sono state eseguite questa mattina dai Carabinieri della Cassia nonchè da altro personale del Gruppo Carabinieri di Ostia.
Gli arrestati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.