E così gli animali domestici sono diventati inquilini a tutti gli effetti e,come tali, con tanto di obbligo di pagare le spese condominiali. La vicenda accaduta a San Martino in Rio, provincia di Reggio Emilia, ha sollevato polemiche e contestazioni da parte di Patrizia Amaduzzi quando si è vista arrivare una richiesta di pagare 15 euro al mese per l’uso dell’ascensore e dell’acqua a carico del proprio cane labrador di nome Roan, preso in adozione dal canile municipale nel 2010. Secondo Malaguti, presidente del Consorzio Casa M.i.a. che collabora alla gestione degli immobile delle case popolari, anche se nel palazzo c’è la possibilità dell’autogestione in base ad una Legge Regionale, la redazione del bilancio ed altre incombenze più importanti sono a carico del consorzio stesso, ed in merito al parere richiestogli di far pagare anche ai cani “inquilini” le quote dell’uso dell’ascensore e del consumo dell’acqua, nulla ha avuto ad opporsi. A niente sono valse le proteste della Patrizia Amaduzzi che, nell’indisponibilità ad avere ulteriori chiarimenti con il Malaguti, dovrà rivolgersi al Giudice di Pace ed instaurare una causa.