Stormfront. Accertata violazione divieto comunicazioni internet
Roma – Ha violato il divieto di comunicare attraverso la rete internet.
Per questo motivo, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Luca Tescaroli il Gip Castaldo ha disposto la revoca del regime degli arresti domiciliari e, contestualmente, la custodia cautelare in carcere per M.V.. Quest’ultimo, coinvolto nell’indagine sul sito neonazista “Stormfront”, poi oscurato all’esito delle indagini della Digos di Roma e della Polizia Postale, era stato condannato lo scorso giugno alla pena di due anni e otto mesi di reclusione per aver promosso e diretto un movimento di estrema destra, finalizzato all’incitamento, alla discriminazione ed alla violenza per motivi razziali ed etnici. Alla base della decisione dell’Autorità giudiziaria alcune e-mail inviate dal V. alla società datrice di lavoro. L’8 aprile scorso M.V., con modalità ancora in corso di accertamento, nello stesso giorno della emanazione della sentenza di condanna a suo carico, aveva anche spedito una cartolina al Presidente della Comunità ebraica Pacifici, recante una citazione delle “Elegie” di Properzio testo scritta in latino, con il quale si afferma la superiorità delle leggi “indotte dal sangue” rispetto a quelle applicate dalla giustizia. Con V., l’8 aprile scorso, sono stati condannati per gli stessi reati altri tre componenti del gruppo, ritenuti responsabili di aver organizzato e poi strutturato il gruppo sul territorio, alimentando i contatti ed il proselitismo attraverso la rete intenet. Questa mattina gli agenti delle Digos di Roma e Milano e della Polizia Postale hanno eseguito il provvedimento restrittivo, sulla base del quale il V. è stato poi associato presso la casa circondariale di S. Vittore. Nel corso della perquisizione eseguita presso il domicilio milanese dove V. si trovava agli arresti domiciliari è stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico.
Ufficio Stampa Questura di Roma