Solo però dopo una petizione popolare
Leggiamo su l’ANSA di oggi un articolo sintetico che annuncia che alla novantaduenne Signora Maria Franzini, vedova del Sottotenente Gaspare Nocera, sono stati consegnati ufficialmente (con TG nazionali al seguito per disposizione di non si sa chi…), due Decreti Presidenziali che assegnano alla Memoria del Marito la Croce al Merito di Guerra e la Medaglia Commemorativa del periodo bellico.
Un riconoscimento, finalmente concesso dopo… 70 anni..dallo Stato italiano all’Ufficiale che pagò con la vita, insieme con altri 102 Commilitoni del “Reggimento Regina”, la decisione di non schierarsi con i Tedeschi dopo l’8 settembre. Con nobiltà d’animo, la novantaduenne Signora Franzini ha rivolto queste parole alla Figlia, che non ha conosciuto il Padre:”Questo emblema racchiude Onore, senso del Dovere, Dignità, Coraggio. Questo era tuo Padre. Siine fiera”.
L’antefatto: nel 2010, una petizione con la firma di oltre 4000 Cittadini italiani residenti in Patria ed all’estero e con il sostegno dell’ Associazione Nazionale ex Internati, Associazione Nazionale Superstiti Reduci e Famiglie Caduti della “Divisione Acqui”, Istituto Storico Autonomo della Resistenza dei Militari Italiani all’Estero, Associazione Lasalliana ex alunni di Rodi, fu indirizzata al Presidente della Repubblica perché, a distanza di oltre 66 anni, si rendessero gli Onori dovuti ai Soldati d’Italia dimenticati.
Questo il quadro storico. Il 6 ottobre del 1943, a seguito dell’attacco tedesco all’isola di Coo (oggi Kos) nel Dodecaneso, 103 Ufficiali italiani del 10° Reggimento di Fanteria “Regina”, dopo la drammatica resa, furono fucilati perché stoicamente mantennero Fede al Giuramento prestato e non vollero passare dalla parte dei Tedeschi; ciò avvenne dieci giorni dopo il ben più noto eccidio di Cefalonia. Ma, al contrario di Cefalonia, di Coo non si parla mai; pochi, in Italia, conoscono quella triste ma eroica pagina di storia italiana. Dei 103 ufficiali trucidati a Kos, 84 avevano meno di 29 anni! C’è da dire, con ampia documentazione storica, che Cefalonia e Kos rappresentano il primo atto del riscatto e della rinascita della nuova Italia!
Bene, da liberi Cittadini e liberi pensatori dobbiamo però osservare che lo Stato italiano oggi si ricorda di questi Suoi eroici Figli solo dopo… settant’anni……;e questo a seguito di un’ importante petizione della quale abbiamo fatto cenno.
Così è stato per eventi del periodo bellico, così è stato per eventi più recenti. Sull’argomento, abbiamo già scritto su questa testata, il 10 novembre scorso, con l’articolo:”Si dia il giusto riconoscimento agli Eroi di Nassiriya!“, località dove persero la vita 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 giornalisti, in onore dei quali ai Familiari dei Caduti, nel decennale della strage, è stata consegnata la “Medaglia della Riconoscenza”, invece della meritatissima Medaglia d’Oro al Valore Militare, a titolo solo commemorativo. Abbiamo ancora trattato l’argomento della sottovalutazione imperdonabile del Merito per gli Eroi della Patria, il 2 Febbraio 2014, con l’articolo: “Roma: gli incidenti del 12 marzo 1977…in un clima di vera guerra civile!” segnalando che l’ 11 maggio 2010, presso la Prefettura di Roma, sono state conferite a sedici benemeriti rappresentanti delle Forze dell’Ordine altrettante Medaglie d’ Oro (non al Valore, come sarebbe stato giusto, meritato e necessario, ma, come le altre, solo commemorative) del Presidente della Repubblica, per “l’impegno nella lotta al terrorismo”.
Quindi, concludendo, vediamo che si continua imperterriti sulla strada della colpevole disattenzione, rafforzando in tutti il convincimento che alle Istituzioni poco interessi onorare Chi ha difeso la Patria in armi sia in tempo di guerra, sia in più recenti tempi di pace; viene così il sospetto che quel poco di modesto e mediocre che si fa lo si faccia sempre e solo in occasione delle campagne elettorali, ormai in Italia a carattere perenne, e questo per acquisire qualche migliaio di voti in più….
QUALE TRISTEZZA, QUALE GRANDE DELUSIONE!!