Cronaca
Totò Riina: non è lui il mandante della strage del Rapido 904 del 23 dicembre 1984
Per la Corte d’Assise di Firenze non c’è la prova piena
Firenze, 14 aprile – Dopo la conferma delle sentenze di condanna per altri imputati pronunciata della 5ª sezione penale della Cassazione il 24 novembre 1992 per la strage del treno Rapido 904, proveniente da Napoli e diretto a Milano, nota come la strage di Natale perchè avvenuta il 23 dicembre 1984 e che causò la morte di 17 persone, il 27 aprile 2011 la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli incriminò quale mandante della strage, il boss mafioso Totò Riina. L’atto terroristico si sarebbe inserito in un disegno per farlo apparire sia come fatto politico che come risposta al maxi processo a Cosa Nostra.
Oggi, la Corte d’Assise di Firenze dinanzi alla quale si è svolto il processo, Presidente Ettore Nicotra, ha assolto Totò Riina dall’accusa di essere il mandante della strage del Rapido 904, ai sensi dell’art.530 Cpp. (c.2. Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso…)
L’avvocato di Riina, Luca Cianferoni, ha così commentato l’assoluzione: “manca la prova piena che sia colpevole. Praticamente è la vecchia insufficienza di prove”.
Riina, non era presente alla lettura del dispositivo di sentenza, seguendo il tutto in video conferenza.