STUPRATORI ARRESTATI MA . . . PAGHERANNO LE LORO COLPE?

Avevamo parlato dei 3 stupri consumati a Roma: il primo  a capodanno, il secondo ai danni di una signora che scesa dall’autobus, andava verso casa ma passando nei pressi di un accampamento di romeni e polacchi, è stata aggredita e violentata da 2 uomini stranieri, il terzo a Guidonia la notte tra il 22 ed il 23 gennaio.

A capodanno, alla nuova Fiera di Roma, Davide Franceschini, 22enne panettiere di Fiumicino in preda ad un cocktail di alcool e droga violenta una giovane di Genzano di Roma, lasciandola col volto tumefatto dalle percosse e il sangue che le inondava i vestiti. La ragazza fornisce alla Squadra Mobile  una descrizione abbastanza precisa. Indagini che consentono di sentire fra gli altri anche l’autore del delitto che però non si tradisce. Un ulteriore interrogatorio e, resosi conto che ormai il cerchio si stava stringendo attorno a lui, si presenta con il suo avvocato per rendere piena confessione. Pronta udienza di convalida e concessione allo stupratore degli arresti domiciliari. Motivazione: gli arresti domiciliari rappresentano una misura cautelare sufficiente. Il giovane è incensurato; ha tenuto un comportamento collaborativo; ha confessato e si è dimostrato pentito per il suo comportamento.

Già, ma il pentimento e la confessione non è stata immediata ma solo quando si è reso conto che non avrebbe potuto più sottrarsi alla sua identificazione ed arresto, ottenendo così gli arresti domiciliari.

Mentre sono ancora in corso investigazioni per il secondo episodio, le brillanti e serrate indagini dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma, agli ordini del Generale Vittorio Tomasone, hanno consentito a tempo di record  di identificare ed arrestare l’intero branco con un favoreggiatore, mentre stavano per scappare. Ancora un a volta, purtroppo, questi delinquenti erano cittadini romeni e questo ha scatenato, nella comunità, una piccola rivolta.

Ma indipendentemente dalla nazionalità dei balordi, il problema è un altro.

Tutti critichiamo la concessione degli arresti domiciliari concessi al violentatore di capodanno ma, salvo  eccessi di valutazione che verranno accertati dall’ispezione disposta dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano, il giudice Marina Finiti ha applicato le assurde leggi dello Stato Italiano che, seguendo la logica di alcuni parlamentari più vicini ai delinquenti che alle persone oneste, hanno modificato il codice e la procedura penale invertendo i ruoli. Infatti, con l’eccesso di garanzie fornite ai delinquenti,  e chiunque abbia avuto la disgrazia di assistere ad un’udienza penale anche come teste lo avrà constatato, sembra quasi che il colpevole sia la parte lesa!

Ora spetta all’attuale Governo e Parlamento ricordarsi di ripristinare l’ordine e la sicurezza pubblica invocata da tutti gli onesti cittadini, compreso il soppresso reato di “oltraggio a pubblico ufficiale” depennato dal governo Dalema che ha portato ad un’impennata di reati contro le Forze dell’Ordine, senza inutili giri di parole e occuparsi di falsi problemi dei quali all’uomo comune di strada non può fregarne di meno!

 
 

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