Si cercano altre due persone.
Tagliacozzo, 9 luglio – È tragico il bilancio ancora provvisorio dell’esplosione della casamatta dell’azienda pirotecnica Paolelli, in località San Donato, ad un paio di chilometri dal centro abitato di Tagliacozzo.
La fabbrica era stata oggetto di ispezioni di controllo nel 2011 e 2013.
Improvvisamente, stando al racconto dei testimoni, una forte esplosione. Subito dopo, un’altra più intensa. La terra e le case hanno tremato violentemente, causando danni a vetri e persiane, tanto da far pensare ad un terremoto di magnitudo elevato. Poi, lo sguardo ha individuato due bianche colonne di fumo provenire dal luogo della casamatta e la realtà è apparsa subito chiara.
Alla seconda esplosione, ha assistito anche il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che ha dichiarato “Sono stato il primo ad arrivare insieme ai Carabinieri, ho visto e sentito il terzo botto sul posto: sembrava un terremoto, seguito da una grossa fumata bianca come quella di una bomba atomica. Comunque i soccorsi di Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia, Forestale e Volontari della Protezione Civile, sono stati eccezionali”.
Secondo quanto raccontato da un uomo che si allena nella palestra distante circa 500 metri dalla fabbrica di fuochi, dopo le due prime esplosioni, erano scappati tutti fuori dalla palestra quando si è verificata la terza esplosione che, con il suo violento spostamento d’aria, li ha scaraventati a terra.
Le continue esplosioni non hanno consentito l’immediato avvicinamento dei soccorritori che, comunque, sono riusciti da estrarre dalla casamatta quattro feriti, che sono stati immediatamente soccorsi e trasferiti all’ospedale di Tagliacozzo per le cure mediche del caso nonchè due corpi, carbonizzati ed irriconoscibili, mentre intorno all’opificio, a causa delle continue esplosioni, si sviluppavano piccoli incendi prontamente domati dai presenti.
Sembrerebbe che nella fabbrica, che stava preparando i fuochi d’artificio per le prossime festività patronali estive, ci fossero otto persone di cui forse anche un tecnico straniero, per cui si cercano ancora due dispersi.