Tenta di violentare e di uccidere una connazionale che poi rapina

Rintracciato dalla polizia e sottoposto a fermo cittadino tunisino di 30 anni.

Roma, 19 aprile – Era il 31 marzo quando una donna denunciava agli investigatori del Commissariato Aurelio, diretto dal dr. Fabrizio Calzoni, che due giorni prima, si trovava in casa con  G.H., connazionale tunisino di 30 anni,  presentatogli da alcuni amici.

Questi improvvisamente, dopo averla afferrata con la forza,  l’aveva trascinata in cucina dove,  sotto la minaccia di un coltello, l’aveva afferrata per il collo  strappandole gli indumenti di dosso ed iniziando a  palpeggiarla nelle parti intime.

La denunciante si opponeva violentemente e durante la colluttazione lo colpiva con un calcio,  riuscendo a divincolarsi   e  scappare in un’altra stanza dell’appartamento.

G.H. la raggiungeva minacciandola e menando dei fendenti con il coltello, nel tentativo di colpirla alla gola.

Con il braccio, la malcapitata riusciva ad attutire e deviare il colpo, rimanendo lievemente ferita, scappando in un’altra stanza e, avvicinatasi alla finestra, chiedeva aiuto.

Il tunisino allora, spaventato, dopo averle rubato dal portafoglio la somma di 3.000 euro, scappava.

Il giorno successivo, la vittima si recava in ospedale per le cure mediche ed i sanitari le riscontravano varie contusioni ed ecchimosi su braccia e torace.

Dopo aver ricevuto la denuncia, i poliziotti acquisivano gli elementi utili ai fini del rintraccio dell’autore dei reati, ponendo in atto servizi di appostamento nei pressi di alcune abitazioni indicate dalla vittima come probabili luoghi di dimora del suo aggressore finchè, giovedì,  G.H. veniva  rintracciato in zona Cassia, ospite di un suo amico.

Il malvivente veniva accompagnato al Commissariato e sottoposto a fermo di P.G. con l’accusa di “tentata violenza sessuale e rapina”.

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