Le scosse, accompagnate da almeno dieci repliche di minore entità (la più forte 2.7), hanno avuto epicentro in mare davanti alle province di Ancona e Macerata. I comuni più vicini all’epicentro sono stati Numana e Sirolo, nell’Anconetano. Tante le chiamate ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile, che hanno fatto scattare subito i controlli sul territorio: nessun danno particolare è stato segnalato, ma molte persone si sono riversate in strada ed hanno preferito passare il resto della notte fuori dalle loro abitazioni. La prima scossa, in particolare, è stata chiaramente avvertita anche in Abruzzo, fino alla provincia di Pescara. E agli abruzzesi non è passato inosservato l’orario del sisma marchigiano: le stesse 3.32 che il 6 aprile 2009 segnarono per sempre la città dell’Aquila, con un terremoto di magnitudo momento 6.3 che costò la vita a oltre 300 persone. La costa delle Marche è interessata da uno sciame sismico da circa due mesi. L’ultima scossa di rilievo era stata registrata il 17 luglio scorso con magnitudo 3.2. I Vigili del fuoco stanno effettuando verifiche di stabilità all’Hotel House di Porto Recanati (Macerata), un grattacielo di 16 piani dove la percezione del sisma è amplificata dall’altezza. Sinora non sono stati riscontrati cedimenti. Molte le telefonate al 118 (ma nessun intervento) per crisi di panico. Telefonate ai vigili del fuoco e alla protezione civile regionale per avere informazioni anche da parte di turisti che erano in partenza per le Marche per le vacanze.
fonte il fattoquotidiano