Cronaca
Pericolosi rapinatori seriali romani in trasferta in Toscana. Arrestati
Roma, 08 settembre – Pensando di farla franca, tre pregiudicati romani si erano organizzati per andare a consumare rapine in trasferta, nella vicina Toscana.
Così, nel pomeriggio di metà marzo, uno sconosciuto, presentatosi all’ingresso della filiale di località Staggia Senese di Poggibonsi (SI) di Monte dei Paschi di Siena, si è allontanava in modo sospetto dopo che un bancario, avvicinatosi alla porta a vetro, gli aveva detto, senza aprirgli, che la banca era chiusa. Della vicenda, seppure apparentemente senza motivo, veniva informata la Squadra Mobile della Questura di Siena, diretta dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato. Gli investigatori, visionando ed analizzando con attenzione le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza della filiale bancaria, rilevavano che l’uomo era sceso da un’autovettura, fermatasi a distanza e poi risultava rubata, a bordo della quale viaggiavano altri due soggetti. Era evidente che si trattava di un tentativo di rapina fallito perché la banca era già chiusa.
La sera del 16 marzo 2016, a Firenze, mentre il terzo soggetto rimaneva fuori come palo e autista, in due irrompevano nella farmacia comunale n° 10 di viale Europa. Sotto la minaccia di una pistola, si impossessavano di settecentocinquanta euro.
Nel pomeriggio del 17 marzo, un uomo armato di taglierino rapinava la filiale di UNIPOL BANCA, di via Zani, a Siena, impossessandosi di cinquantacinque euro.
La sera del 17 marzo, due individui fuggiti in sella ad una motocicletta, uno dei quali armato di pistola, rapinavano la farmacia di via Cassia Nord, località Tognazza, a Monteriggioni (SI), che fruttava duecento €uro.
La sera del 18 marzo, due individui, di cui uno armato di pistola, rapinavano la farmacia comunale di via Borgo di Tressa, a Monteroni d’Arbia (SI), il cui bottino era di milletrecentocinquanta euro, fuggendo a bordo di una motocicletta descritta di grossa cilindrata, evidentemente la stessa usata dai rapinatori nell’analoga azione delittuosa della sera prima.
La notte del 20 marzo, nel centro storico di Siena, gli uomini della Squadra Volante della Questura rinvenivano in sosta e sequestravano la motocicletta BMW R1150R, risultata rubata a Firenze il 17 marzo 2016 ed usata il 17 e 18 marzo per le due rapine alle farmacie.
La sera del 21 marzo, nel centro storico di Siena, nel punto dove gli Agenti avevano individuata e sequestrata la motocicletta utilizzata dai rapinatori, dall’interno di un’auto in sosta, è stata rubata una borsa da donna nel cui interno c’era anche una carta bancomat, usata immediatamente dopo per prelevare illecitamente da uno sportello automatico centocinquanta euro.
Gli Agenti della Mobile, valutando tutti gli elementi, si indirizzavano a ritenere che tali reati fossero stati consumati da un unico gruppo criminale, determinato e spregiudicato, arrivato in provincia da altrove con lo specifico proposito di compiere quelli che in gergo si definiscono “reati predatori”.
Queste conclusioni costituivano un elemento in più per i caparbi uomini della “Sezione Antirapina” della Mobile della Questura senese che hanno rianalizzato tutte le videoriprese delle rapine, riascoltando i testimoni.
Intanto gli uomini della Scientifica fornivano i risultati dei loro attenti ed accurati rilievi che permettevano di identificare un’impronta lasciata da un palmo di mano, attribuito con certezza alla mano sinistra di R.T., un pregiudicato romano.
Da questo dato oggettivo, i “mastini” della Mobile senese sono passati all’esame delle strutture ricettive dei luoghi ove erano state consumate le rapine e località adiacenti. E l’improbo lavoro è stato pagante. Infatti, R.T., aveva soggiornato in zona, in compagnia di C.C. e A.L., romani e pregiudicati. I connotati dei tre, corrispondevano a quelli immortalati dai dispositivi di videosorveglianza dei luoghi rapinati.
Sulla base degli elementi investigativi e incontrovertibili raccolti dagli uomini della Squadra Mobile, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze avanzava richiesta al Tribunale per l’applicazione di misura cautelare a carico dei tre soggetti identificati. Il G.I.P., condividendo l’impianto accusatorio, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico degli indagati.
Stamane, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena, collaborati da colleghi della Squadra Mobile capitolina, hanno proceduto all’arresto di A. C. mentre per R.T. e C.C., il provvedimento è stato notificato in carcere essendo essi già detenuti perché arrestati in flagranza di reato il 31 marzo 2016 per una rapina aggravata ad una gioielleria di Villalba di Guidonia (Roma), in occasione della quale, armati di una pistola, avevano sparato al titolare della gioielleria, ferendolo.