UN COMMENTO AL LIBRO SU ARMANDO SPATAFORA

 
Il Generale di Divisione(aus) nei Carabinieri Dott.Raffaele Vacca, racconta di Armando Spatafora, il poliziotto con la ferrari

 

Ho letto il bel libro di Carmen Spatafora ,figlia del grande superpoliziotto :” ARMANDO SPATAFORA,IL POLIZIOTTO CON LA FERRARI”. Nel leggerlo si è riaccesa la ricordanza di tempi lontani eppure ancora così vicini nella memoria di quanti hanno vissuto quegli anni nella Capitale, tanto difficili e densi di incognite-parlo degli anni 70-per fortissimi contrasti sociali,per il radicarsi dei terrorismi,ancora per una presenza di criminalità oltremodo efferata con il deprecato fenomeno dei sequestri di persona.

Conobbi Spatafora nel 1971, appena assunsi l’incarico di comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere, dopo la frequenza della Scuola di Applicazione. LUI all’epoca era il più valido collaboratore del dirigente del Commissariato Monteverde, il grandissimo vice Questore Salvatore Luongo, un vero mito. Operando nella stessa giurisdizione ci si incontrava spesso ed io alle prime armi nella polizia giudiziaria ero incantato dai suoi racconti di memorabili operazioni nei precedenti anni ’60 con ovvi riferimenti all’attualità dell’epoca.
Desidero in questa sede raccontare due fatti, direi due piccole cose, che tuttavia lumeggiano la generosità e l’encomiabile attaccamento al dovere del Nostro. Il primo fa riferimento alla visita medica cui doveva essere sottoposta la moglie. Ebbene, nello stesso ambulatorio capitò, per sua sventura, un ricercato per ordine di cattura, che riconosciuto il Maresciallo fuggi, subito inseguito con successivo arresto. Ovviamente la gentile consorte del Poliziotto rimase in attesa da sola del suo turno per la visita.
L’altro episodio vide Spatafora, alla guida della fiammante A.R. 2000 color amaranto, di proprietà del dott. Claudio Vitalone, Pubblico Ministero di punta della Procura della Repubblica capitolina, con a bordo lo stesso Magistrato. Avvenne che i predetti, all’altezza della Fontana Paola al Gianicolo, si imbattessero in un personaggio importante, ricercato, del panorama criminale romano. Spatafora non esitò, scalò marcia e pilotò la 2000 con la stessa perizia con cui guidava la mitica FERRARI……….Bloccata l’auto del fuggitivo, le manette furono assicurate ai suoi polsi, con l’aiuto dell’ottimo dott.Vitalone, già funzionario di polizia, il quale non disdegnava tal genere di interventi.
Addio,vecchio e caro Amico, Maestro di coraggio e di lealtà allo Stato, come vedi si parla ancora di Te, e questo perchè hai seminato bene e ormai vivi nella Storia di questa nostra Italia.
 
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