Dall’adiacente strada di via Ventotene, da alcuni giorni, si sentiva odore di gas. I tecnici dell’Italgas imputavano l’odore a qualche macchina con impianto a metano non perfettamente funzionante. Anche quel giorno, due tecnici della società erogatrice di metano, erano tornati sul posto ma, al vedere i valori di presenza di metano nell’aria, fuggirono… nel frattempo, una “partenza” dei Vigili del Fuoco del distaccamento 6/A Nomentano, era giunta anch’essa sul posto ed alcuni Vigili erano scesi nel locale inferiore per accertare quale era la causa di quell’odore così forte nell’aria ma la realtà delle cose… era semplicemente l’appuntamento con la Morte… L’orologio segnava le ore 9,27… Una violentissima esplosione fece tremare i quartieri di “Valmelaina”, il ”Tufello”, “Talenti”, “Nuovo Salario”. Era la Morte con il suo pesante carico a far sentire la sua voce. Il palazzo di via Ventotene 32 esplose… schegge di pareti, persiane, vetri, si sparsero dappertutto.. un’autovettura venne sbalzata in aria per essere parcheggiata sul terrazzo del primo piano del caseggiato di fronte. Un motorino finì su un balcone al terzo piano. Le fiamme si sprigionavano da sotto il palazzo mentre le condotte dell’acqua, esplose, infangavano completamente le strade ma senza riuscire a spegnere quell’inferno. Parte dei detriti del palazzo, si abbatterono sul mezzo dei Vigili del Fuoco, uccidendone uno… la macchina dei soccorsi si mise subito in moto ma, alla fine, si contavano 8 vittime: quattro donne La parrucchiera Maria Grosso, di 45 anni, la figlia Fabiana Perrone, di 23, Elena Proietti, di 81 anni, e la studentessa italo-scozzese Michela Camillo, di 25 e 4 Vigili del Fuoco: Fabio Di Lorenzo, Sirio Corona, Danilo Di Veglia e Alessandro Manuelli, deceduto cinque giorni dopo a causa dei gravi traumi riportati. Numerosi i feriti mentre tutti gli occupanti della palazzina sventrata, furono alloggiati in varie strutture. Sul posto, le massime Autorità politiche. Infaticabile l’opera dei Vigili del Fuoco, a cominciare dal Comandante Provinciale Luigi Abate, del Comandante del Distaccamento, Luigi Liolli, dei rappresentati delle Forze dell’Ordine, dei Vigili Urbani, dei volontari che si erano appoggiati alla vicina Parrocchia SS. Redentore, dove il parroco Padre Sandro, ha delegato Padre Gaetano che ha sostenuto costantemente tutti gli sventurati.
Grande commozione negli occhi di coloro che furono “involontari protagonisti” e
Io ….. c’ero!
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