Amatrice, raccolta attorno suo Vescovo per la veglia, ricorda le vittime con 249 rintocchi di campana
(foto Ansa)
Amatrice (Rieti), 24 agosto 2017 – Alle 3,36 di un anno fa, la terra faceva sentire la sua potenza. Con una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0, colpiva la parte centrale dell’Italia, nella zona del reatino, distruggendo Amatrice ed Accumuli e, con il crollo delle case dell’uomo e di Dio, abbatteva anche 249 vite.
E questa notte, per mantenere viva la memoria, preceduta dalla commossa lettura delle biografie delle vittime, raccolte in una mirabile pubblicazione voluta e realizzata da S.Ecc. Domenico Pompili Vescovo di Rieti, e prodotta dalla Chiesa di Rieti grazie alle ricerche condotte da Sabrina Vecchi ed il supporto di Roberta Giovannetti e Samuele Paolucci dal titolo “Gocce di memoria”, ha avuto luogo una fiaccolata che ha costeggiato la zona rossa di Amatrice, dove a distanza di un anno sono ancora sul posto le macerie mai rimosse, muovendo da piazza Sagnotti al parco don Minozzi.
Nel parco, preceduta da 249 rintocchi di campana, uno per ogni vittima del terremoto e quasi a chiamarla idealmente a raccolta per la preghiera, il Vescovo Mons. Domenico, alla presenza dei famigliari delle vittime ed al Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, ha celebrato una veglia di preghiera.
Al termine della funzione religiosa, il Sindaco ha quindi scoperto un monumento eretto nel parco, in ricordo dei suoi morti.