Genzano di Roma (Rm), 29 agosto – Era in completo stato confusionale la 34enne romena che si è presentata ieri mattina al comando Carabinieri della Stazione di Genzano di Roma, denunciando di aver subito una violenza sessuale da parte del cugino, un connazionale 30enne.
I due condividevano, con altri romeni, un appartamento nella cittadina laziale. L’uomo, per costringere la cugina ad avere un rapporto sessuale, l’aveva minacciata con un grosso coltello da cucina quindi con calci e pugni, l’aveva costretta a sottostare ai suoi desideri.
Immediatamente, i Carabinieri hanno accompagnato la vittima all’ospedale di Velletri ove i sanitari le riscontravano gli indubbi segni di violenza.
Accertata la veridicità della denuncia, i militari dell’Arma si ponevano alla ricerca dell’autore del reato, rintracciandolo poco dopo in giro per il paese, accompagnandolo in Caserma.
Scattava la perquisizione domiciliare che consentiva di rinvenire e sequestrare il coltellaccio usato per minacciare a donna.
Sulla base degli elementi raccolti, i Carabinieri procedevano al suo fermo per i reati di “violenza sessuale aggravata e lesioni personali”, associandolo nel carcere di Velletri a disposizione della Magistratura veliterna