Roma, 23 ottobre 2024 – Il termine di “mostra collettiva” dovrebbe, com’è noto, configurare nell’accezione comune una manifestazione nella quale dei pittori mettono in esposizione le loro opere.
Quella che è iniziata nell’incantevole Chiostro del Palazzo del Governatorato di Ostia Lido, con il patrocinio del X Municipio (proseguita in un salone del locale ospedale G.B. Grassi), è sicuramente un evento unico e atipico ed è comunque più di una mostra, perché a cavallo tra il mondo dell’arte e il mondo della disabilità.
Il cui tema, “ARTERAPIA, LA FORZA DEL COLORE – ARMONIA DELLA PITTURA, BALSAMO DELL’ANIMA“, evoca l’idea che l’arte possa essere una forma di terapia, cioè un mezzo per superare barriere e pregiudizi.
Il corpus vibrante di trenta quadri, eseguiti con pennellate astratte di colori e solidarietà, si fonde a tele infinite e a materiali di recupero.
Il linguaggio dell’anima come strumento per rendere ogni gesto un’opera d’arte, in spirito costruttivo tra apprezzati professionisti e giovani talenti con disabilità.
È il racconto di storie uniche, di complessità quotidiane rese meno invalicabili dallo scambio reciproco di idee e di emozioni profonde.
L’arte dunque come mezzo di dialogo e relazione con il mondo, voce di chi non può parlare.
Un concetto racchiuso nelle opere di giovani talenti, che attraverso una lodevole iniziativa hanno avuto la possibilità di esprimere la loro personalità e condividere la loro realtà con altri. Un processo creativo che si trasforma in uno spazio di crescita e di rinascita, in cui la diversità diventa fonte di ispirazione e forza.
In quest’ottica si situa l’ANCRI (L’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana) che ha promosso e organizzato l’evento con la collaborazione dell’Associazione Gruppo Donatori Volontari Amici del Servizio Trasfusionale del locale Ospedale G.B. Grassi e della Galleria d’Arte “Artheka32 Aps” di Ostia.
A proposito di eclettismo creativo, l’ANCRI ha la fortuna di annoverare tra le sue file il consigliere di presidenza, Domenico Garofalo, al quale si deve l’ideazione di tante iniziative umanitarie e culturali d’indubbia utilità sociale. Tra cui quest’ultimo evento, dove nel corso di una nostra visita abbiamo avuto il privilegio di riscoprire i veri valori dell’amore e il senso della solidarietà cristiana.
Durante la cerimonia di presentazione, Garofalo ha ricordato “l’importanza dell’arte come veicolo di pace e comprensione, capace di abbattere ogni forma di discriminazione”, e dichiarato che “le Associazioni che hanno collaborato alla realizzazione di questa collettiva hanno sempre creduto nell’arte come espressione spontanea di solidarietà e reciproca accoglienza”. Per cui, ha aggiunto, “è emozionante vedere come questa iniziativa riesca a trasmettere un messaggio di rinascita, di pace e di speranza, valori che Papa Francesco ha ricordato nella sua visione di un futuro migliore per tutti, senza barriere culturali o sociali”.
Anche Giuseppe Di Lorenzo e Sergio Guerrini, rispettivamente, presidente dell’Associazione Gruppo Donatori dell’Ospedale “Grassi” e direttore della Galleria “Artheka32 APS” hanno espresso gratitudine per la passione e l’entusiasmo che caratterizzano questo progetto.
Sostenuto da tali propositi, il consigliere Garofalo ha così concluso: “siamo qui non solo per ammirare le opere ma anche per ricordare quanto sia importante creare spazi dove tutti possano esprimersi e sentirsi parte di qualcosa. E questa mostra è riuscita ad unire persone, sensibilità e storie diverse, rendendoci una comunità più aperta e accogliente. Spero che questa iniziativa possa essere un trampolino di lancio per questi giovani, attraverso una preziosa opportunità di crescita personale e artistica, ma anche un invito a
riflettere sul potere dell’arte di avvicinare le persone”.