Accademia Filarmonica Romana: stagione 2014/2015
Gli spettacoli saranno presentati, oltre che nello spazio consueto del Teatro Olimpico, anche al Teatro Argentina e nella Sala Casella.
Roma, 13 settembre – Le Istituzioni romane fanno a gara per individuare percorsi e tracciati musicali sempre più coinvolgenti che siano di incoraggiamento al pubblico abituale e risveglino la curiosità di chi comincia ad accostarsi al mondo della musica. La Filarmonica Romana, prestigiosa presenza nel panorama cittadino, ha studiato per il cartellone 2014/15, dal 23 ottobre al 17 maggio, un intricato viluppo di fil rouge che innervano nel dominio specifico della musica da camera, dove grandi nomi consacrati si alternano a giovani emergenti,la musica barocca, proposta da interpreti specializzati e Ensemble di ricercata qualità. Quest’anno naturalmente il focus è tutto su Rameau, di cui ricorrono i 250 anni dalla nascita. La musica contemporanea con le voci di Roman Vlad, insigne compositore e divulgatore culturale che ha presieduto l’Accademia rimanendone fino alla morte figura di riferimento, e giovani artisti incoronati d’eccellenza come l’altoatesina Manuela Kerer, che il Comitato delle Regioni Europee ha inserito nel 2009 tra i 1oo talenti più creativi.
Non mancano in programma progetti dove la musica si sposa alla parola in un connubio creativo che vedrà in scena come voci recitanti personalità quali Corrado Augias in una sua lettura de “L’Histoire du soldat”, Cronache dalla Grande Guerra, un’antologia delle opere scritte fra il 1914 e il ‘18, presentata in forma dialogata e intercalata a brevi ricostruzioni storiche, politiche e cronachistiche, che si alternerà alla musica di Stravinskij (prima fra tutte alcune pagine dall’Histoire du soldat) affidata a Roma Sinfonietta, diretta da Marcello Panni.
Sandro Cappelletto, insigne musicologo, farà conoscere l’ultimo anno di vita di Schubert e Sandro Lombardi si esibirà ne “Il ritorno di Casanova” di Arthur Schnitzler, rielaborato in forma di concerto dal regista Tiezzi. E se musica deve essere, musica sia, dunque spazio anche al jazz, quello rivisitato dallo sguardo tutto italiano della New Roman Jazz Band, una panoramica che abbraccia il periodo dal dopoguerra ad oggi con Mario Contini e Alessandro Mazzoletti a fare da chaperon.
Come sempre la danza sarà rappresentata in varie angolazioni che vanno dalle proposte della Mvula Sungani Company con il rock di Marlene Kuntz, alla fiesta argentina con le milongas e i tanghi della Compañia Néstor Pastorive, al prestigioso Aterballetto che propone coreografie ispirate a Don Quijote e a Gioachino Rossini firmate da Eugenio Scigliano e Mauro Bigonzetti. Atteso anche il ritorno dei celebrati Momix e degli stravaganti pupazzi dei Mummenschanz.
Apertura di stagione con Uto Ughi, punta di diamante del cartellone, il 23 ottobre in un programma che vuole essere un omaggio ad Adriana Panni instancabile animatrice della Filarmonica Romana per mezzo secolo, fra le protagoniste dell’organizzazione musicale italiana del secondo Novecento, nel ventennale della scomparsa. Uto Ughi, come Boulez, Cage, Stockhausen e Petrassi, ha avuto l’opportunità di conoscerla e apprezzare l’infallibile istinto che la portava a riconoscere in musicisti contemporanei quei talenti che avrebbero poi costituito l’ossatura storica del Novecento. E ad un altro dei grandi ‘amici’ musicali della Panni, Igor Stravinskij, fa riferimento l’ultimo concerto della stagione, giovedì 7 maggio (Teatro Olimpico), con Histoire du soldat. curato da Corrado Augias.
In cantiere anche alcuni interessanti progetti come quelli didattici in collaborazione con l’AsLiCo dal titolo Maya e il giro del mondo dedicato ai giovani dai 18 mesi ai 18 anni; o i concerti dei giovani vincitori delle borse di studio della Società Umanitaria. Si rinnova anche il festival d’Organo.