Dal 13 dicembre nella Pinacoteca “Corrado Giaquinto”
Bari, 8 dicembre – Si inaugurerà il 13 dicembre e sarà visitabile fino al 31 marzo 2015, la mostra Persone, l’evento di fine d’anno della Pinacoteca “Corrado Giaquinto” di Bari, che ha l’intento di proporre al grande pubblico una approfondita lettura del genere “ritratto” attraverso l’esposizione di circa 100 opere (pittoriche, scultoree, grafiche), datate o databili tra il 1850 (con poche eccezioni di epoca precedente) e il 1950, scelte tra quelle conservate nella stessa Pinacoteca barese e nei più importanti musei pugliesi, nonché in alcune collezioni private, anch’esse pugliesi.
Il taglio “territoriale” perseguito, se privilegia alcuni dei più noti artisti della nostra terra (da De Napoli a Netti a De Nittis, da Toma a Barbieri, da Cifariello a Martinez, sino a Speranza, Martinelli, Cavalli, Levi), si apre ovviamente ad accogliere anche interessanti opere “extraregionali” (Cammarano, Enrico Fiore, Giuseppe De Sanctis, Enrico Lionne ed altri napoletani, un inedito di Silvestro Lega, opere di Romolo Pergola, Annibale Belli, ecc.) o addirittura di valenza internazionale (un inedito, finissimo Ritratto di signora del cileno, naturalizzato francese, Santiago Arcos y Megalde, morto nel secondo decennio del Novecento, uno straordinario Ritratto di John Singer Sargent), vere e proprie scoperte che non potranno che dare sostanza e valore scientifico a questa iniziativa espositiva. Pur basata su criteri “di genere” e iconografici, la mostra si propone di approfondire i significati sociali del ritratto e le sue diverse tipologie, organizzando il materiale espositivo in ordine cronologico, seguendo una linea evolutiva che vede in alcuni casi l’artista abbandonare la rappresentazione naturalistica a favore di una rappresentazione fortemente soggettiva ed emotiva. Completeranno il percorso alcuni stralci e frammenti tratti da opere di scrittori dell’Otto e Novecento, veri e propri “ritratti” letterari, che dialogheranno con effetti intriganti con le opere esposte, mostrando le sintonie o le variazioni che si stabiliscono tra i due diversi “media”.
La mostra persegue infine dichiaratamente un fine aggiuntivo, che è quello di “fare rete” con i più importanti musei pugliesi di enti locali, in qualche caso poco noti e trascurati nonostante l’interesse del loro patrimonio, valorizzandone alcune importanti opere, talune inedite, accostate in un percorso “diverso” e alternativo, che si propone di suscitare nuove riflessioni e nuove conoscenze.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Clara Gelao, contenente brevi saggi introduttivi nonché la riproduzione a colori di tutte le opere, corredate da schede scientifiche che vedono la generosa collaborazione di molti studiosi e storici dell’arte di diverse generazioni, alcuni dei quali impegnati nelle stesse istituzioni museali.