Roba da Hugo
90 anni fa nasceva Hugo Pratt, l’inventore di Corto Maltese, l’antieroe più famoso della storia del fumetto
Roma, 15 giugno 2017 – “Il fumetto è letteratura disegnata”. Una frase che è diventata lo slogan di Hugo Pratt, il disegnatore-sceneggiatore che ha inventato Corto Maltese. Un’icona mondiale delle strisce al pari di tante altre, come Tex Willer, Superman, Spiderman o Asterix.
Solo che, a differenza di tutti loro, il Corto è un eroe anti-eroe. E vi spieghiamo il controsenso apparente.
Lui non come Tex, che affronta tutti a cazzotti e pistolettate o come gli altri succitati, che risolvono le ingiustizie più o meno allo stesso modo. Il Corto è disincantato, disilluso ma sognatore, pronto ad affrontare l’avventura ma anche a scappare se serve a salvarsi la vita. Lui insegue l’amore che sa che non esiste, ma in cui crede comunque.
È un marinaio figlio di una gitana maltese (da qui il nome) e di un inglese. Gira il mondo che lo stesso Pratt ha ben conosciuto, vivendo le sue avventure nella Venezia che dette i natali al suo inventore e al Sudamerica amazzonico, dai mari del sud all’Irlanda, dal Pacifico all’Africa. Si muove nell’epoca dei primi decenni del novecento, tra gli Imperi che cadono in seguito alla Prima Guerra Mondiale e i confini che scompaiono. In fondo il Corto, come ben rappresenta la foto allegata a questo articolo, è un po’ lo stesso Hugo Pratt, la cui ombra diventa quella dello stesso Maltese. Pratt che era nato esattamente novant’anni fa, il 15 giugno del 1927.
Per questo vogliamo rendergli omaggio con queste poche righe. Perché con il suo marinaio di fantasia, dato alle stampe per la prima volta cinquant’anni fa, nel 1967, ci ha fatto sognare, viaggiare con la fantasia e capire molte più cose della vita, della storia e dei nostri stessi sentimenti di quante ne abbiamo apprese dai libri di scuola. Con il Corto che è stato il primo, vero, fumetto per adulti della storia di quest’arte fino a pochi decenni fa rilegata in secondo piano e oggi, finalmente, assurta al ruolo che merita.
Non crediamo di sbagliare, dunque, se diciamo che Hugo Pratt è stato uno dei più grandi narratori del nostro tempo. E poco conta che le sue storie le abbia raccontate attraverso le strisce disegnate. Perché anche quella, come diceva lui e come scrivevamo all’inizio, è letteratura. E della più nobile.